Gioia ha combattuto la guerra

//Gioia ha combattuto la guerra

“Gioia ha combattuto la guerra. Io sono stata il suo scudo. Grazie a quel cuore donato, tutto è cambiato. è come se Gioia a 3 anni fosse rinata”

È passato un anno, solo un anno, eppure tutto è cambiato. Ci penso sempre, a come eravamo e come siamo oggi. È cambiato tutto grazie a quel cuoricino”. Il racconto di mamma Tania Forner, ad un anno dal trapianto di cuore che ha salvato la sua piccola Gioia è una lezione di forza e una testimonianza di speranza per tutte le famiglie che come lei vivono in balìa di una “chiamata”.

Gioia aveva solo tre mesi – maggio 2013 – quando le venne diagnosticata una miocardite dilatativa, probabilmente generata da un virus; da quel momento per lei e per la sua famiglia è iniziato un percorso lungo e duro. Un mese di coma poi la degenza e il ritorno a casa interrotto da un nuovo ricovero a metà dicembre e la decisione dei medici dell’Unità Operativa della Cardiochirurgia Pediatrica di Padova di inserirle un cuore artificiale (6 marzo 2014).
I primi due mesi di cuore artificiale sono stati difficilissimi: Gioia non si muoveva più probabilmente a causa di un’ischemia. Una domenica mattina, all’improvviso, ha cominciato a ridere e a muoversi. Gioia c’era di nuovo”. Con quel cuoricino esterno Gioia ha vissuto dieci mesi durante i quali ha superato complicazioni, virus, infezioni e lotte quotidiane per mangiare anche solo un cucchiaino di pappa. “La cosa più strana è che essendo entrata in ospedale così piccola, per Gioia quello era il suo mondo perché non aveva avuto possibilità di conoscere cosa c’era fuori. I suoi amici erano i medici, gli infermieri, i clown e i fisioterapisti che le facevano vivere ogni giorno come fosse un giorno speciale. Io li chiamo i “nostri angeli” perché curando e aiutando Gioia curavano e aiutavano anche me. Ho imparato che anche nel momento più triste dovevo tirare fuori il sorriso e regalarlo a mia figlia. Era la mia piccola vichinga e doveva farcela. Per me era una tragedia ma per lei l’unica opportunità di vita”.

Il 21 gennaio 2015 tutto cambia: la tanto attesa “chiamata” arriva e il cuore artificiale lascia il posto ad un cuore vero e donato. “È come se avessi potuto partorite Gioia di nuovo, ha ricominciato a vivere proprio 2 anni e due giorni dopo la sua nascita. Felicità, paura che qualcosa possa cambiare ancora, ma anche tanta forza e speranza”.
Oggi Gioia ha tre anni: vive finalmente nella sua casa, con mamma, papà e la sorellina maggiore. Tre volte a settimana va a fare fisioterapia per stimolare quel tono muscolare che non ha mai potuto sviluppare, sorretta con le mani ma inizia a camminare, indossa per qualche ora al giorno una benda per cercare di correggere lo strabismo dovuto alle tante anestesie ed è ovviamente sotto stretto controllo medico ma ha iniziato la sua vita “normale”. “L’abbiamo appena iscritta alla scuola materna. A settembre inizia, poi magari i mesi più freddi la terremo a casa per non esporla ai virus di stagione. La cosa che piace di più a Gioia? Uscire, andare a spasso e guardare gli altri bambini muoversi e giocare”.

Una storia vera che mai come in questo momento diventa una testimonianza di amore e un messaggio di forza per tutti gli altri genitori:
Non ho mai abbandonato mia figlia. Ho capito che ero, al pari delle altre mamme e papà, importantissima per lei. Un bambino ha bisogno di avere accanto una persona positiva. Anche se non è vero, devi dargli forza, coraggio e speranza. Se ti viene da piangere, esci dalla stanza e piangi perché piangere è necessario, ma quando torni dentro tira fuori il sorriso e sii più forte di prima. Gioia ha combattuto la guerra. Io le ho fatto da scudo”.

Come Gioia, sono tanti i piccoli pazienti della Cardiologia e Cardiochirurgia Pediatrica dell’Ospedale di Padova che hanno bisogno di attenzione e supporto. Per i prossimi giorni, in occasione della festa degli innamorati, la nostra Associazione propone di abbinare al più classico dei regali, una rosa rossa o una composizione di fiori, un piccolo pensiero solidale. Presso la Fioreria Pontecorvo (via Sanmicheli) a Padova e la Fioreria Adelia (piazza Marin) ad Abano Terme saranno disponibili i morbidi portachiavi a forma di cuoricino di Un Cuore Un Mondo Padova Onlus. Ogni donazione sarà un gesto di concreta solidarietà. E’ possibile effettuare una donazione e ordinare il portachiavi anche tramite il sito all’indirizzo: CLICCA QUI

2017-07-27T15:56:04+00:00