Sempre al fianco della ricerca

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Il consiglio direttivo dell’Associazione ha recentemente deliberato la destinazione di un contributo a favore di una ricerca presentata dal Prof. Massimo Padalino, il cui scopo sarà quello di migliorare il futuro dei nostri bambini cardiopatici.

Il Cardiochirurgo ha sintetizzato lo studio spiegando che si tratta di una valutazione di marcatori di danno neurologico e polmonare nei bambini con cardiopatia congenita complessa, sottoposti ad intervento chirurgico con circolazione extracorporea. Negli ultimi anni si è infatti notato che una parte di essi evidenzia alterazioni del neurosviluppo (disturbi dell’attenzione, iperattività, ecc.) a medio-lungo termine. Le cause di questi disagi non sono del tutto note e sembra che possano essere ricercate sia nella genetica del soggetto, ma anche in fattori di rischio presenti nella fase operatoria, come il tipo di chirurgia e il protocollo di anestesia adottati, e post-operatoria, ovvero le modalità di gestione dei bambini nel periodo immediatamente successivo all’intervento cardiochirurgico.

L’obiettivo dello studio è individuare specifici marcatori plasmatici intraoperatori di rischio di sofferenza neurologica e capire se questi possano predire le alterazioni del neurosviluppo. Il fine ultimo è quello di riconoscere le fasi operatorie più a rischio, in modo da poter attuare delle strategie di neuroprotezione più efficaci e quindi migliorare la prognosi e la qualità di vita dei piccoli operati per cardiopatie congenite.

Questa ricerca è iniziata alcuni anni fa e sono già stati analizzati 45 pazienti, grazie ai quali è stato possibile isolare uno specifico marcatore di danno neurologico legato alla fase dell’operazione chirurgica di riscaldamento dall’ipotermia. Ora sono stati reclutati altri 125 bambini operati al Centro Gallucci, sui quali misurare il marcatore individuato ed eventualmente ricercarne degli altri. Questi bambini saranno inoltre valutati a distanza di tempo tramite visita neurologica e l’esecuzione di test psicoattitudinali adatti alla loro età. Così facendo sarà possibile anche intercettare, più precocemente rispetto alla pratica clinica di routine, eventuali alterazioni del comportamento, permettendo di attuare con maggiore tempestività delle misure correttive.

Parallelamente a questo studio, relativo ai danni neurologici, proseguirà la valutazione di nuove strategie perioperatorie di ventilazione polmonare durante la circolazione extracorporea atte a preservare l’integrità del parenchima polmonare, in modo particolare per i bambini affetti da cardiopatia congenita univentricolare e sottoposti a intervento di Fontan, nei quali è essenziale l’integrità dei polmoni. Questa analisi ha già permesso di dimostrare come la ventilazione protettiva durante la circolazione extracorporea migliori gli esiti postoperatori e acceleri la dimissione del paziente.

I risultati finora raggiunti da questi studi sono già stati illustrati in 4 congressi internazionali e sono presenti in diverse pubblicazioni di settore.

Auguriamo a tutta l’équipe impegnata in questi progetti un buon lavoro e proficui risultati.

2019-06-28T13:31:52+00:00