Relazione Missione Eritrea 2014

/Relazione Missione Eritrea 2014

logo eritrea ENGE’ stata un’altra missione ad altissimo livello, quella che ha incoronato il  10° anniversario della nostra attività in Eritrea. Anche quest’anno, il team composto da 16 sanitari dell’Azienda Ospedale/Università di Padova (3 cardiochirurghi, 2 cardiologi, 2 anestesisti, 1 cardio-intensivista, 2 infermieri di sala operatoria, 4 infermieri di terapia intensiva -2 della cardiochirurgia e 2 del Dipartimento  di Pediatria- e 2 tecnici della perfusione ) si è dimostrato essere ai massimi livelli sia di organizzazione che di efficienza e professionalità.

Il Dr. Nicola Maschietto ha visitato e studiato ecocardiograficamente oltre 50 bambini (i quali erano stati precedentemente arruolati anche da zone rurali molto distanti da Asmara) tra i quali 12 sono stati ritenuti idonei a correzione chirurgica. Questo ha permesso di poter eseguire, in solo 6 giorni, ben 15 interventi in 12 bimbi, la maggior parte di questi corretti  “a cuore aperto”.

Sicuramente un primato, anche in considerazione del fatto che alcune delle patologie trattate erano estremamente complesse ed almeno due dei bimbi da noi operati con successo fossero stati ritenuti “troppo complessi” per correzione, dalle missioni europee che ci hanno preceduto.

Tutti i 12  bimbi  sono stati trasferiti dalla Terapia Intensiva al Reparto di degenza  e presto verranno dimessi dall’Ospedale per rimanere, anche questi come quelli operati nelle precedenti missioni, sotto le cure della dr.ssa Tzegereda, la instancabile cardiologa pediatra locale.

In totale, dall’inizio delle nostre missioni, abbiamo operato 126 bimbi con un solo decesso (da complicanza tardiva) che resta un primato assolutamente eccezionale, quando paragonato all’efficienza e alla disponibilità di risorse a disposizione dei centri europei ai quali ci confrontiamo.

Durante la nostra missione, si è mantenuta la consueta perfetta  sinergia tra il team padovano e quello locale di Asmara. Ci siamo alternati in sala operatoria con il dr. Yoseph e il dr. Faniel i quali hanno partecipato con noi a tutti gli interventi programmati.

Come programma delle nostre missioni, abbiamo continuato la nostra docenza al personale locale. Molte sono state le visite degli studenti della Facoltà di Medicina ai quali sono state impartite lezioni sia a letto del malato che in sala operatoria. Come da tradizione, è stata continuata anche la docenza a  livello infermieristico, sia in sala operatoria  da parte dei nostri tecnici della perfusione.

L’impegno tra noi tutti è stato massimo, tanto da permetterci di poter correggere con successo il primo lattante ad Asmara con patologia estremamente complessa, utilizzando la complessa tecnica della ipotermia profonda ed arresto della circolazione extracorporea.  Inoltre, è stato trattato con successo un bimbo di soli 6 giorni (il più piccolo neonato mai corretto in Eritrea) con patologia critica della valvola polmonare.

Non ho parole per ringraziare tutti i componenti del team che hanno dedicato una settimana delle loro ferie per il bene dei bimbi eritrei i quali, altrimenti, verrebbero lasciati alla loro breve storia naturale. Un ringraziamento particolare al dr. Alvise Tosoni, Mauro Maritan e Maristella Masola i quali, al momento della nostra  partenza da Asmara, sono rimasti ancora tre giorni per portare le ultime importanti necessarie cure ai bimbi di recente intervento.

Il Signor Alem Demoz, il nostro instancabile collaboratore eritreo, ha dimostrato ancora una volta di essere la colonna portante per l’organizzazione locale e per l’appoggio a qualsiasi bisogno logistico ad Asmara. I miei più vivi ringraziamenti vanno inoltre a tutti quelli che hanno lavorato a Padova, per molti mesi, in preparazione della nostra missione.

Al nostro ritorno ci rincontriamo ora  tutti  felici, fieri di aver curato  con successo molti bimbi eritrei i quali possono ora  ritornare tra le braccia dei loro genitori. Ci sentiamo inoltre fieri della consapevolezza di aver rappresentato in campo internazionale sia il nostro Paese che la Scuola Patavina , ad altissimo livello.

L’incontro con l’Ambasciatore, dr. Stefano Pontesilli è stato  estremamente positivo. L’Ambasciatore stesso ci riferisce che le nostre missioni sono ormai ben conosciute in Italia e che saranno una importante motivazione per il suo progetto di riavvicinamento dei rapporti politici tra i due Paesi.

Con la speranza che la nostra collaborazione con il popolo eritreo – ancora molto legato sia culturalmente che affettivamente a noi italiani – possa durare nel tempo, voglio ringraziare di cuore tutti quelli che ci hanno ci hanno aiutato sia in Italia che in Eritrea in questi 10 anni ed hanno partecipato con noi sia materialmente che con il loro supporto morale alla realizzazione del nostro progetto. Un ringraziamento particolare alla Prof. Ornella Milanesi, il cui contributo, in questi anni, è stato fondamentale per lo sviluppo e l’ottimizzazione del nostro programma, sia clinico che di docenza   a Padova ed ad Asmara.

Tutto questo è stato possibile grazie all’entusiasmo e la dedizione di tutti i partecipanti alla missione, al supporto sia economico che logistico ed organizzativo dell’Associazione Un Cuore Un Mondo Padova – onlus , in particolar modo del presidente, Ing. Walter Cadorin e del vice-presidente, Sigra Lucia Merigliano, dalla  Consulcesi- Roma, nelle persone del Dr. Salvatore Galanti, Dr. Massimo Tortorella e Drssa Federica Bracci,  oltre alla generosità di molti cittadini e di enti privati e pubblici, non governativi.

 

Un caro Augurio di  Buon Natale

 

Giovanni Stellin

2014-12-05T10:32:24+00:00